Descrizione
Altomare 2018 – Barraco
Questa nuova etichetta, Altomare, sembra la sintesi perfetta del percorso di Nino fino ad oggi: interpretazione, costanza, tradizione, ricerca!!!
Ok ok, forse devo essere più chiaro e ve lo spiego in modo semplice. Prendi
quattro vinificazioni differenti, prendile in parti uguali, mischia tutto e voilà il gioco è fatto; facile no? No, ve lo assicuro, perché l’equilibrio è cosa solo per coloro che non hanno paura dell’altezza e unire Vignammare, grillo da vendemmia anticipata che sa di mare con il grillo macerato da vigna vecchia di Castelvetrano, ancora, l’Altogrado, ovvero Marsala pre-british e, in ultima parte, del grillo macerato a grappolo intero sembrerebbe impresa da folli.
Ma è bello assaggiare questo vino, un rincorrersi continuo di sensazioni che ti passano per la testa e la bocca, una continua ricerca di riferimenti tra le etichette conosciute di Nino, come quando in un libro, con il proseguire della trama, devi andare a rileggere le pagine precedenti per capire meglio il significato. La nota ossidativa apre la danza, ma ad ogni movimento del
calice ecco il susseguirsi dei vini, arriva di gran forza il vignammare con sferzate iodate, che portano con sè note calde di Sicilia e pasticceria di mandorla. Agrumi canditi e chiacchiere di carnevale, una festa di profumi che vi farà perdere la rotta, smarrendola completamente quando lo andrete ad assaggiare. Difficile da interpretare, cerco di comprenderlo e di trovare appigli degustativi, ma l’esperienza è unica, un concerto, dove se prima, al naso, si riusciva a ritrovare i vini conosciuti di Nino, la bocca è un’orchestra dove gli strumenti si fondono un con l’altro e, a parte piccoli incisi e assoli, lo spartito ti trasporta, abbandonando la possibilità di interpretazione .